Il paradigma della mappa ha condizionato profondamente l'evoluzione del pensiero scientifico moderno, ma anche della religione, dell'arte della memoria e della letteratura. Avvalendosi di una trentennale confidenza con lo studio della cartografia storica, Giorgio Mangani spiega in questo saggio i fondamenti retorici del funzionamento delle carte geografiche (il cosiddetto mapping) e sottolinea la loro funzione di strumenti per organizzare il pensiero, per memorizzare, argomentare, in definitiva per persuadere.
Autore di numerosi studi tra cui Gerardo Mercatore. Sulle tracce di geografi e viaggiatori nelle Marche (con F. Paoli, Ancona, 1996) e una monografia sul primo atlante geografico a stampa, il Theatrum orbis terrarum (1570) di Abramo Ortelio (Il "mondo" di Abramo Ortelio. Misticismo, geografia e collezionismo nel Rinascimento dei Pesi Bassi, Franco Cosimo Panini Editore, Modena 1998), Giorgio Mangani ha insegnato storia della cartografia e del pensiero geografico in alcune Università italiane ed è stato Fellow for the History of Cartography alla Newberry Library di Chicago.
L. Dal Cin, A. Cimatoribus, C. Raineri, A. Neves, A. Fruitos, F. Ugalde, L. Müllerová, R. Keirieh, E. Daviddi, M. Matoso, R. Mello, G. Orecchia, L. Serofilli
L. Dal Cin, A. Cimatoribus, C. Raineri, A. Neves, A. Fruitos, F. Ugalde, L. Müllerová, R. Keirieh, E. Daviddi, M. Matoso, R. Mello, G. Orecchia, L. Serofilli