"Archeologia Invisibile" è il catalogo della mostra temporanea tenutasi al Museo Egizio fino al 6 gennaio 2020. La mostra mirava a illustrare principi, strumenti, esempi e risultati della meticolosa opera di ricomposizione di informazioni, dati e nozioni resa oggi possibile dall'applicazione delle scienze alla propria disciplina e, in particolare, allo studio dei reperti. Cos'è in grado di raccontare un oggetto di sé? I nostri sensi ce ne restituiscono informazioni base come l’aspetto, la dimensione, la forma, il colore, finanche le tracce che l’uomo, la natura o il tempo vi hanno impresso. Ma soltanto grazie alle nuove tecnologie e all'integrazione di diverse competenze scientifiche – come la chimica, la fisica o la radiologia – è possibile "far parlare gli oggetti", e scoprire così informazioni e notizie altrimenti inaccessibili.
Nel catalogo, oltre alle schede dedicate ai reperti esposti e alle tecnologie impiegate per rivelare "l'invisibile", sono presenti contributi critici di Andrea Augenti, Christian Greco, Haidy Geismar, Daniela Ovadia, Maurizio Ferraris, Marco Nicola e Admir Masic.
L. Dal Cin, A. Cimatoribus, C. Raineri, A. Neves, A. Fruitos, F. Ugalde, L. Müllerová, R. Keirieh, E. Daviddi, M. Matoso, R. Mello, G. Orecchia, L. Serofilli
L. Dal Cin, A. Cimatoribus, C. Raineri, A. Neves, A. Fruitos, F. Ugalde, L. Müllerová, R. Keirieh, E. Daviddi, M. Matoso, R. Mello, G. Orecchia, L. Serofilli